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La Grande Storia dei Cavalieri Templari

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lunedì 25 luglio 2016

È IN VENDITA IL CASTELLO DEL CONTE DRACULA

Bran.jpg

Il castello di Bran divenuto famoso nel mondo per essere, secondo il capolavoro del 1897 di Bram Stoker, la dimora di Vlad Tepes III altrimenti noto come Conte Dracula sarebbe ancora in vendita; il castello, al cui interno è possibile visitare un museo che porta circa cinquecento mila visitatori ogni anno, è stato occupato da molti cavalieri prima di finire nelle mani degli Asburgo nel 1920. Solamente nel 1948 con il consolidarsi del potere dell'Unione Sovietica, il castello divenne di dominio pubblico. Il castello è passato nuovamente agli Asburgo che stanno tentando di vendere l'ingombrante podere. La richiesta? Nel 2014 fu fissato il prezzo di 66 milioni, un costo senza dubbio importante ma "giusto" data la fama che ammanta questo luogo; ma da due anni, secondo il Financial Times, la valutazione sarebbe crollata a 12 milioni di euro. Che dire...chi inizia a raccogliere i soldi?

giovedì 2 maggio 2013

ROMEO E GIULIETTA ROMENI


Durante i lavori di restauro del Convento di Cluj in Romania, una squadra di archeologi ha scoperto due scheletri, uomo e donna che si tengono per mano guardandosi giustificando il soprannome dato loro di Romeo e Giulietta. L'uomo sembra sia morto per un duro colpo al torace, la donna per un attacco di cuore.

Immagine da Reuters

sabato 26 gennaio 2013

IL MONASTERO DI SNAGOV

Il Monastero di Snagov (fonte: Wikipedia)
Autore dell'Immagine Snagov
Il Monastero di Snagov è un monastero ortodosso fondato nel 1408 da Mircea il Vecchio di Valacchia su di un'isola nel Lago di Snagov, trentacinque chilometri a nord di Bucarest. L'edificio ha guadagnato una certa fama a partire dal 1933, quando gli scavi archeologici in situ portarono al rinvenimento di una cripta poi identificata come la Tomba di Dracula. Fondato dal voivoda (principe) Mircea il Vecchio, il monastero costituì intorno a sé una comunità che si stanziò sulle rive del lago originando l'attuale città di Snagov. L'attuale chiesa del monastero risale all'inizio del XVI sec. Le celle e le altre costruzioni sono scomparse e solo qualche rovina attesta l'esistenza del vecchio convento (XIV-XV sec.). Stando alla cronaca ufficiale valacca la ristrutturazione sarebbe stata avviata da Vlad l'Impalatore (il Dracula di Bram Stoker). I restauri iniziati nel XX secolo hanno restituito all'edificio l'aspetto di un tempo: gli affreschi del XVI secolo hanno rivelato alcuni ritratti principeschi degli anni 1550-1560, piuttosto ben conservati. Non si sono però rinvenuten testimonianze artistiche legate a Vlad III o ai suoi discendenti. Gli scavi archeologici del biennio 1932-1933 hanno rinvenuto, sotto ad una lastra votiva posta davanti all'iconostasi, una cripta dentro la quale si suppone sia stato inumato il voivoda Vlad l'Impalatore.

Fonte: Wikipedia

LA TRANSILVANIA

La Transilvania (rumeno: Ardeal o Transilvania; ungherese: Erdély; tedesco: Siebenbürgen) è una regione storica che costituisce la parte occidentale e centrale dell'odierna Romania, la più sviluppata dal punto di vista economico. La Transilvania fu un principato durante il Medioevo. Transilvania è un'espressione latina che significa "oltre la foresta" ("trans" = oltre e "silva" = foresta). Il primo documento in cui fu usato il termine Ultra silvam, cioè "oltre la foresta", riferendosi a quest'area risale al 1075. Il termine "Partes Transsylvanæ" ("zone oltre la foresta") risale allo stesso secolo (nella Legenda Sancti Gerhardi) e successivamente divenne l'espressione usata nei documenti in latino del Regno di Ungheria (come "Transsilvania"). Anche il nome ungherese della Transilvania, Erdély, significa esattamente "oltre la foresta". I due nomi sono quindi la semplice traduzione uno dell'altro. La Transilvania (rumeno: Ardeal o Transilvania; ungherese: Erdély; tedesco: Siebenbürgen) è una regione storica che costituisce la parte occidentale e centrale dell'odierna Romania, la più sviluppata dal punto di vista economico. La Transilvania fu un principato durante il Medioevo. Dopo il soffocamento della rivolta di Budai Nagy Antal nel 1437, il sistema politico si basò sulla “Unio Trium Natiorum” (L'unità dei tre popoli). Gli Ungheresi, i Siculi e i Sassoni. Tuttavia ciò corrispose ad una divisione sociale e religiosa piuttosto che etnica. I rumeni erano ortodossi, ma per avere il diritto di possedere terreni o accedere alla nobiltà dovevano convertirsi al cattolicesimo; solo in questo modo sarebbero stati accettati nel sistema. In altre parole solo pochi rumeni entrarono a far parte della nobiltà dopo la conversione al cattolicesimo. Una figura chiave che emerse in Transilvania nella prima metà del XV secolo fu Giovanni Hunyadi. A Hunyadi, per i suoi servigi, furono conferiti numerosi patrimoni ed un posto al consiglio reale di Sigismondo re d'Ungheria e imperatore del Sacro Romano Impero. Dopo aver supportato la candidatura di Ladislao III di Polonia al trono d'Ungheria, fu ricompensato nel 1440 con il grado di capitano della fortezza di Nándorfehérvár (Belgrado) e il voivodato di Transilvania. I suoi successivi sforzi militari contro l'Impero Ottomano gli fecero guadagnare lo status di governatore d'Ungheria nel 1446 e il riconoscimento papale di principe di Transilvania nel 1448. Giovanni Hunyadi fu anche il padre di Mattia Corvino re d'Ungheria.

Fonte: Wikipedia

venerdì 25 gennaio 2013

CASTELLO HUNYAD

Castello Hunyad (rumeno Castelul Huniazilor o Castelul Corvineştilor, ungherese Vajdahunyad vára) è un castello presso la città transilvana di Hunedoara, nell'attuale Romania. Fino al 1541 rientrava nei domini del Regno d'Ungheria, passò poi ai territori del Principato di Transilvania. Si ritiene sia il luogo ove Vlad L’Impalatore venne tenuto prigioniero da Mattia Corvino per i sette anni successivi alla sua cattura nel 1462. Il castello apparteneva alla famiglia Hunyadi che lo ricevette in dono dall’imperatore Sigismondo. Venne massicciamente ristrutturato tra il 1446 ed il 1453 ad opera di Giovanni Hunyadi. La struttura è chiaramente gotica ma presenta anche elementi architettonici rinascimentali. Castello Hunyad ha una massiccia struttura difensiva, un ponte levatoio ed una corte interna, il tutto ingentilito da una notevole plasticità delle superfici (finestre, balconate, doccioni etc.). È stato costruito sopra una precedente fortificazione che aveva sfruttato l’altopiano roccioso in aggetto sul torrente Zlasti. La ristrutturazione volute da Giovanni Hunyadi fece del maniero una dimora sontuosa. Vennero aggiunte torri, saloni e camere per gli ospiti. La galleria ed il mastio (chiamato "Ne boisa" = Non avere paura), invariati dai tempi di Giovanni, e la Torre di Capestrano (dedicata al frate francescano amico del voivoda Giovanni) sono oggi gli elementi di spicco del complesso. Notevoli anche la Sala dei Cavalieri, la Torre Clava, il Bastione Bianco (l’antica dispensa fortificata), e la Sala della Dieta dalle pareti adorne di ritratti (vi si incontrano i potentati Matei Basarab di Valacchia, Vasile Lupu di Moldavia e molti altri). Nell’ala del castello nota come "Mantello" si trovo il dipinto del corvo che celebra il soprannome Corvino che accompagnò i discendenti di Giovanni Hunyadi. Nella corte, accanto alla cappella costruita durante il regno di Vlad III di Valacchia, si trova un pozzo profondo 30 metri. La leggenda narra che venne scavato da dodici prigionieri turchi cui venne promessa la libertà se avessero trovato l’acqua nella pietra. Dopo quindici anni di scavi gli sfortunati trovarono una fonte ma non vennero ricompensati dai loro carcerieri, che invece posero accanto al pozzo una lapide con inciso Voi avete l’acqua ma non avete un’anima. Studiosi recenti hanno proposto invece la seguente traduzione Hasan, che visse schiavo dei giaour, scrisse questo nella fortezza vicino alla chiesa.

Fonte: Wikipedia

CASTELLO DI POENARI

La Fortezza di Poenari (Cetatea Poenari), nota anche come Castello di Poenari, è una fortezza situata nel comune di Arefu, nel Distretto di Argeş (Romania), affacciata sulla valle scavata dal fiume Argeş. Fu eretto nel XIII secolo durante il regno di Valacchia, divenendo nel XIV secolo il castello più importante della famiglia dei Basarabidi. A distanza di pochi decenni il castello venne abbandonato e versò in rovina fino al XV secolo, quando venne recuperato e rafforzato da Vlad III di Valacchia, il personaggio storico ispiratore del mito di Dracula. A seguito della morte di Vlad III, nel 1476, il castello fu nuovamente abbandonato. Attualmente è raggiungibile salendo una scalinata di 1.480 gradini. Non è da confondersi col Castello di Bran il quale è stato ispiratore dell'opera di Bram Stoker, Dracula.

Fonte: Wikipedia

CASTELLO DI BRAN

Il Castello di Bran (Törzburg in Lingua tedesca e Törcsvár in Lingua ungherese), presso il villaggio di Bran (vicino Braşov) è un monumento nazionale della Romania. La fortezza sorge sull'antico confine tra la Transilvania e la Valacchia. Il Castello di Bran ha ispirato la descrizione del castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, ma non è il vero maniero storicamente appartenuto al voivoda (principe) Vlad III di Valacchia. Il vero Castello Dracula è l'ormai distrutto Castello di Poenari. La prima menzione di un luogo fortificato sul sito ove sorge oggi il castello di Bran risale ai primordi del XIII secolo. In quel tempo i Cavalieri Teutonici iniziarono a costruire sulla cima nota come Dietrichstein un fortino in legno a guardia della valle che da secoli permetteva il transito dei mercanti dalla Valacchia alla Transilvania nell'allora Burzenland. Nel 1242 la primitiva struttura, non si sa fino a che punto rimaneggiata, venne distrutta dall'incursione dei Mongoli. Il 19 novembre del 1377 Luigi I d'Ungheria riconobbe alla popolazione sassone della città di Braşov la libertà di erigere a proprie spese una struttura fortificata in pietra che sarebbe poi divenuta il Castello di Bran; il limitrofo villaggio chiamato Bran sorse in concomitanza con l'erigenda. Sin dal 1378 la nuova rocca servì al Regno d'Ungheria come baluardo contro le incursioni dell'Impero ottomano. L'importanza strategica del castello ne fece uno strumento prezioso anche per i potentati cristiani che regnavano sui Principati danubiani: Bran venne infatti temporaneamente occupato ed utilizzato sia dal voivoda (principe) Mircea il Vecchio (Mircea Cel Bătrân) che da suo nipote, Vlad l'Impalatore (Vlad Ţepeş).
A partire dal 1920, il castello di Bran divenne residenza dei sovrani del Regno di Romania. Vi soggiornarono a lungo la regina Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha, che ristrutturò massicciamente gli interni secondo l'allora gusto art and craft rumeno, e sua figlia, la principessa Ileana di Romania. Nel 1948, quando la famiglia reale rumena venne scacciata dalle forze d'occupazione comuniste, il castello venne occupato.

Indirizzo: DN73 Strada General Traian Moșoiu nr. 28, Bran 507025, Romania

Telefono: +40 268 238 332

Fonte: Wikipedia

martedì 4 settembre 2012

ISTANBUL: LA BASILICA DI SANTA SOFIA

La Basilica di Santa Sofia ad Istanbul
(foto da Wikipedia di G. dallorto)
La basilica di Santa Sofia (in greco: Ναός τῆς Ἁγίας τοῦ Θεοῦ Σοφίας, in turco: Ayasofya Müzesi), dove Santa Sofia è da intendersi come la Santa Sapienza, è una basilica, nonché uno dei principali monumenti di Istanbul. Fu una sede patriarcale greco-ortodossa, una cattedrale cattolica, poi una moschea ed è ora un museo. Nota per la sua gigantesca cupola, apice dell'architettura bizantina, fu terminata nel 537. Il 23 febbraio 532, pochi giorni dopo la distruzione della seconda basilica, l'imperatore Giustiniano I decise di costruire una nuova basilica completamente diversa, più grande e più maestosa rispetto a quelle dei suoi predecessori. Giustiniano scelse come architetti Isidoro di Mileto e il fisico e matematico Antemio di Tralle, Antemio, tuttavia, morì nel primo anno dei lavori. L'edificio venne descritto dallo storico bizantino Procopio nella sua opera "Sulle Costruzioni" (Peri Ktismatōn, in latino: De Aedificiis). L'Imperatore aveva fatto procurare il materiale da tutto l'impero: colonne ellenistiche dal tempio di Artemide di Efeso, grandi pietre dalle cave di porfido egiziane, marmo verde dalla Tessaglia, pietra nera dalla regione del Bosforo e pietra gialla dalla Siria. Più di diecimila persone vennero impiegate nel cantiere.

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