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martedì 24 settembre 2013

PAPA FRANCESCO DA SAN FRANCESCO - 4 OTTOBRE 2013, ASSISI

Il 4 ottobre Papa Francesco si recherà ad Assisi. La Novena è iniziata oggi con alcuni pellegrinaggi. Per l'arrivo del papa in occasione dell'anniversario dalla morte del Santo di Assisi (qui il programma della visita pastorale), il Comune ha allestito un vero e proprio esercito di volontari per sopperire ai bisogni dei pellegrini che saranno all'incirca centomila. Dal 25 settembre verranno distribuiti 40 mila depliant informativi. I partecipanti prenotati, in particolare per la aree di San Francesco, Santa Maria degli Angeli e San Rufino sono circa 35.000 a cui si uniranno coloro che si collocheranno lungo i ben 10 km transennati per un totale di circa 80/100.000 presenze complessive nella giornata. Circa 1000 i giornalisti accreditati da tutto il mondo. Saranno collocati 8/9 maxi schermo e utilizzate 1000 Bandiere Comune/Vaticano per gli addobbi. Verranno distribuiti oltre 25.000 cappellini e 22.000 bottigliette d'acqua. La festa è iniziata oggi martedì 24 settembre con una serie di pellegrinaggi che ci accompagneranno fino all'arrivo del Pontefice. 

MARTEDI 24 SETTEMBRE
Il pellegrinaggio delle parrocchi del Vicariato di Assisi con la partecipazione del Capitolo dei Canonici della Cattedrale presiede S.E. Mons. Domenico Sorrentino - Vescovo della Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino- Nocera Umbra

MERCOLEDI' 25 SETTEMBRE
Pellegrinaggio delle parrocchie del Vicariaro di santa maria degli Angeli
Presiede S.E. Mons. Domenico Cacian - Vescovo della Diocesi di Città di Castello

GIOVEDI' 26 SETTEMBRE 
Pellegrinaggio dell'Amministrazione Comunale e delle Associaizoni cittadine: Confcommercio, ConsorzioAlbergatori, pro Loco di assisi ecc. nel 16° Anniversario del Sisma del 1997
Presiede S.E. Mons. Ernesto vecchi - Amministratore apostolico della Diocesi di terni- Narni- Amelia.

VENERDI' 27 SETTEMBRE
Pellegrinaggo delle Unità Pastorali: Petrignano, Palazzo, Torchiagina e Valfabbrica, casacastalda
presiede S.E. Mons. Benedetto Tuzia - Vescovo della Diocesi di Orvieto- Todi

SABATO 28 SETTEMBRE
pellegrinaggio delle parrocchie dell'Unità pastorale di Rivotorto e capod'acqua
Presiede S.E Gualtiero Sigismondi - Vescovo della Diocesi di Foligno

DOMENICA 29 SETTEMBRE
Pellegrinaggio delle Parrocchie del Vicariato di Gualdo Tadino
Presiede S.E. Mons. Giuseppe Chiaretti - vescovo Emerito della Archidiocesi di Perugia- Città della Pieve

LUNEDI' 30 SETTEMBRE (Ore 16.00)
Pellegrinaggio degli ammalati e Anziani: caritas diocesana e Unitalsi. Isatituti A. Rossi, Serafico, Casoria Presiede S.E. Mons. Gualtiero Bassetti - Arcivescovo ddella diocesi di perugia - Città della Pieve

MARTEDI' 1 OTTOBRE 
Pellegrinaggio dell'Unità Pastorale San Michele Arcangelo, San Marco Evangelista del Vicariato di Bastia Umbra. 
Preseiede S.E. Mons. Renato Boccardo - Vescovo della Diocesi di Spoleto- Norcia.

MERCOLEDI' 2 OTTOBRE
Pellegrinaggio delle Religiose e dei religiosi delle Diocesi:USMI e CISM
presiede S.E. Mons. Mario Ceccobelli - Vescovo della Diocesi di Gubbio

GIOVEDI' 3 OTTOBRE
Basilica si S. Maria degli Angeli
Ore 17.30 Solenne commemorazione del Transito di san Francesco

COME ARRIVARE AD ASSISI

In auto
Per chi proviene da Nord: Autostrada A 14 Adriatica
- Uscita di Cesena (150 km da Assisi) e proseguire per Perugia (E 45) fino all'uscita per Assisi.
Autostrada A 1 del Sole
- Uscita Valdichiana fino a raggiungere Perugia, proseguire per Cesena (E45) fino all'uscita per Assisi.

Per chi proviene da Sud: Autostrada A 14 Adriatica
- Uscita Civitanova Marche proseguire per Foligno - Perugia fino all'uscita per Assisi.
Autostrada A 1 del Sole
- Uscita di Orte si prosegue sulla E 45 in direzione Perugia - Cesena fino all'uscita per Assisi.

In treno
Linea Firenze-Terontola-Perugia-Foligno - Stazione di Assisi/S. Maria degli Angeli
Collegata con servizio di Bus
Azienda Perugina della mobilità S.p.A. (APM) 
Numero Verde 800-512141 - Tel +39 075 5067894

In aereo
Aeroporto regionale Umbro "Sant'Egidio"
Tel. + 39 075 592141 Collegato esclusivamente con taxi.
KM. 3 da Assisi

Aeroporto Internazionale "Leonardo da Vinci" Fiumicino Roma
km. 235 da Assisi.
Tel + 39 06 65951. 
Collegamenti giornalieri con bus della linea SULGA Tel. + 39 075 5009641


ORARIO APERTURE BASILICHE

ORARIO SOLARE (INVERNALE)

Orario di apertura BASILICA INFERIORE 
Feriale
Apertura ore 06.00
Chiusura ore 17.45
Festivo
Apertura ore 06.00
Chiusura ore 19.15

BASILICA SUPERIORE 
Feriale
Apertura ore 08.30
Chiusura ore 17.45
Festivo
Apertura ore 08.30
Chiusura ore 18.45

CELEBRAZIONI LITURGICHE

Basilica inferiore - FERIALE 
06.30 Ufficio Letture - Lodi Mattutine
S. Messe
07.00
Altare Maggiore
11.00 - 17.00 
Cappella S. Caterina
Sabato S. Messa ore 17.00 Altare Maggiore 

Basilica inferiore - FESTIVO
S. Messe: 07.30 - 09.00 - 10.30 - 12.00 - 17.00 - 18.30
Vespri: 18.00

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ORARIO LEGALE

Orario di apertura
BASILICA INFERIORE 
Feriale
Apertura ore 06.00
Chiusura ore 18.45
Festivo
Apertura ore 06.00
Chiusura ore 19.15
BASILICA SUPERIORE 
Feriale
Apertura ore 08.30
Chiusura ore 18.45
Festivo
Apertura ore 08.30
Chiusura ore 18.45

CELEBRAZIONI LITURGICHE 

Basilica inferiore - FERIALE 
06.30 Ufficio Letture - Lodi Mattutine
S. Messe
07.15
Altare Maggiore
11.00 - 18.00 
Cappella S. Caterina
Sabato S. Messa ore 18.00 Altare Maggiore 

Basilica inferiore - FESTIVO
S. Messe: 07.30 - 09.00 - 10.30 - 12.00 - 17.00 - 18.30
Vespri: 18.00

Basilica superiore - FESTIVO
S. Messe: 12.00

lunedì 18 marzo 2013

LO STEMMA DI PAPA FRANCESCO

LO SCUDO: Nei tratti, essenziali, il Papa Francesco ha deciso di conservare il suo stemma anteriore, scelto fin dalla sua consacrazione episcopale e caratterizzato da una lineare semplicità. Lo scudo blu è sormontato dai simboli della dignità pontificia, uguali a quelli voluti dal predecessore Benedetto XVI (mitra collocata tra chiavi decussate d'oro e d'argento, rilegate da un cordone rosso) . In alto, campeggia l'emblema dell'ordine di provenienza del Papa, la Compagnia di Gesù: un sole raggiante e fiammeggiante caricato dalle lettere, in rosso, IHS, monogramma di Cristo. La lettera H è sormontata da una croce; in punta, i tre chiodi in nero. In basso, si trovano la stella e il fiore di nardo. La stella, secondo l'antica tradizione araldica, simboleggia la Vergine Maria, madre di Cristo e della Chiesa; mentre il fiore di nardo indica San Giuseppe, patrono della Chiesa universale. Nella tradizione iconografica ispanica, infatti, San Giuseppe è raffigurato con un ramo di nardo in mano. Ponendo nel suo scudo tali immagini, il Papa ha inteso esprimere la propria particolare devozione verso la Vergine Santissima e San Giuseppe. II MOTTO: Il motto del Santo Padre Francesco è tratto dalle Omelie di San Beda il Venerabile, sacerdote (Om. 21; CCL 122, 149-151), il quale, commentando l'episodio evangelico della vocazione di San Matteo, scrive: "Vidit ergo lesus publicanum et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi Sequere me" (Vide Gesù un pubblicano e siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi). Questa omelia è un omaggio alla misericordia divina ed è riprodotta nella Liturgia delle Ore della festa di San Matteo. Essa riveste un significato particolare nella vita e nell'itinerario spirituale del Papa. Infatti, nella festa di San Matteo dell'anno 1953, il giovane Jorge Mario Bergoglio sperimentò, all'età di 17 anni, in un modo del tutto particolare, la presenza amorosa di Dio nella sua vita. In seguito ad una confessione, si sentì toccare il cuore ed avvertì la discesa della misericordia di Dio, che con sguardo di tenero amore, lo chiamava alla vita religiosa, sull'esempio di Sant'Ignazio di Loyola.
Una volta eletto Vescovo, S.E. Mons. Bergoglio, in ricordo di tale avvenimento che segnò gli inizi della sua totale consacrazione a Dio nella Sua Chiesa, decise di scegliere, come motto e programma di vita, l'espressione di San Beda miserando atque eligendo, che ha inteso riprodurre anche nel proprio stemma pontificio.

ANGELUS 17 MARZO 2013

Fratelli e sorelle, buongiorno!

Dopo il primo incontro di mercoledì scorso, oggi posso rivolgere di nuovo il mio saluto a tutti! E sono felice di farlo di domenica, nel giorno del Signore! Questo è bello è importante per noi cristiani: incontrarci di domenica, salutarci, parlarci come ora qui, nella piazza. Una piazza che, grazie ai media, ha le dimensioni del mondo. In questa quinta domenica di Quaresima, il Vangelo ci presenta l’episodio della donna adultera (cfr Gv 8,1-11), che Gesù salva dalla condanna a morte. Colpisce l’atteggiamento di Gesù: non sentiamo parole di disprezzo, non sentiamo parole di condanna, ma soltanto parole di amore, di misericordia, che invitano alla conversione. “Neanche io ti condanno: va e d’ora in poi non peccare più!” (v. 11). Eh!, fratelli e sorelle, il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza. Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza, pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito. “Grande è la misericordia del Signore”, dice il Salmo. In questi giorni, ho potuto leggere un libro di un Cardinale – il Cardinale Kasper, un teologo in gamba, un buon teologo – sulla misericordia. E mi ha fatto tanto bene, quel libro, ma non crediate che faccia pubblicità ai libri dei miei cardinali! Non è così! Ma mi ha fatto tanto bene, tanto bene … Il Cardinale Kasper diceva che sentire misericordia, questa parola cambia tutto. E’ il meglio che noi possiamo sentire: cambia il mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Abbiamo bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo Padre misericordioso che ha tanta pazienza … Ricordiamo il profeta Isaia, che afferma che anche se i nostri peccati fossero rossi scarlatti, l’amore di Dio li renderà bianchi come la neve. E’ bello, quello della misericordia! Ricordo, appena Vescovo, nell’anno 1992, è arrivata a Buenos Aires la Madonna di Fatima e si è fatta una grande Messa per gli ammalati. Io sono andato a confessare, a quella Messa. E quasi alla fine della Messa mi sono alzato, perché dovevo amministrare una cresima. E’ venuta da me una donna anziana, umile, molto umile, ultraottantenne. Io l’ho guardata e le ho detto: “Nonna – perché da noi si dice così agli anziani: nonna – lei vuole confessarsi?”. “Sì”, mi ha detto. “Ma se lei non ha peccato …”. E lei mi ha detto: “Tutti abbiamo peccati …”. “Ma forse il Signore non li perdona …”. “Il Signore perdona tutto”, mi ha detto: sicura. “Ma come lo sa, lei, signora?”. “Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe”. Io ho sentito una voglia di domandarle: “Mi dica, signora, lei ha studiato alla Gregoriana?”, perché quella è la sapienza che dà lo Spirito Santo: la sapienza interiore verso la misericordia di Dio. Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si stanca di perdonarci, mai! “Eh, padre, qual è il problema?”. Eh, il problema è che noi ci stanchiamo, noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdono. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! Lui è il Padre amoroso che sempre perdona, che ha quel cuore di misericordia per tutti noi. E anche noi impariamo ad essere misericordiosi con tutti. Invochiamo l’intercessione della Madonna che ha avuto tra le sue braccia la Misericordia di Dio fatta uomo.

Adesso tutti insieme preghiamo l’Angelus:

[preghiera dell’Angelus]

Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini. Grazie della vostra accoglienza e delle vostre preghiere. Pregate per me, ve lo chiedo. Rinnovo il mio abbraccio ai fedeli di Roma e lo estendo a tutti voi, e lo estendo a tutti voi, che venite da varie parti dell’Italia e del mondo, come pure a quanti sono uniti a noi attraverso i mezzi di comunicazione. Ho scelto il nome del Patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, e ciò rafforza il mio legame spirituale con questa terra, dove – come sapete – sono le origini della mia famiglia. Ma Gesù ci ha chiamati a far parte di una nuova famiglia: la sua Chiesa, in questa famiglia di Dio, camminando insieme sulla via del Vangelo. Che il Signore vi benedica, che la Madonna vi custodisca. Non dimenticate questo: il Signore mai si stanca di perdonare! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere il perdono.

Buona domenica e buon pranzo!

giovedì 14 marzo 2013

LA BENEDIZIONE "URBI ET ORBI" DI PAPA FRANCESCO


Fratelli e sorelle, buonasera! 
Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.

[Recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre]

E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!
E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me.
[…]

Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

[Benedizione]

Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!
 


mercoledì 13 marzo 2013

SPECIALE CONCLAVE 2013


"HABEMUS PAPAM", IL VIDEO DA REPUBBLICA

JORGE MARIO BERGOGLIO - PAPA FRANCESCO

Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio (in latino: Franciscus; Buenos Aires, 17 dicembre 1936), è papa della Chiesa cattolica. È vescovo di Roma e 266º papa della Chiesa cattolica nonché sommo pontefice della Chiesa universale, sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice, dal 13 marzo 2013. Nato in una famiglia di origine piemontese, ha studiato dapprima come tecnico chimico, poi in seminario, quindi nel 1958 è entrato a far parte come novizio della Compagnia di Gesù, trascorrendo un periodo in Cile e tornando a Buenos Aires per laurearsi in filosofia. Dal 1964 ha insegnato per tre anni letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires, ricevendo poi l'ordinazione sacerdotale il 13 dicembre 1969. Dopo altre esperienze di insegnamento e la nomina a Provinciale dell'Argentina è stato rettore della facoltà di teologia e filosofia a San Miguel e, nel 1986 è stato in Germania per il completamento del dottorato, prima del ritorno in patria, nella città di Córdoba, dove è diventato direttore spirituale e confessore della locale chiesa della Compagnia di Gesù.Il 20 maggio 1992 è nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires e titolare di Auca. Il 3 giugno 1997 è nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Succede alla medesima sede il 28 febbraio 1998, a seguito della morte del cardinale Antonio Quarracino. Diventa così primate d'Argentina. Dal 6 novembre dello stesso anno è anche ordinario per i fedeli di rito orientale in Argentina. Dopo la nomina cardinalizia da parte di papa Giovanni Paolo II, il 21 febbraio 2001 con il titolo di San Roberto Bellarmino, è stato eletto a capo della Conferenza Episcopale Argentina, dal 2005 al 2011, Bergoglio è stato da sempre considerato uno dei candidati più in vista per l'elezione a Pontefice nel conclave del 2005. Pur se tradizionalmente il presule aveva sempre rifiutato incarichi di un certo peso nella Curia Romana, Bergoglio aveva secondo gli osservatori dalla sua parte lo schieramento compatto dei vescovi latinoamericani, e lo stesso Joseph Ratzinger, poi divenuto papa come Benedetto XVI sarebbe stato fra i cardinali che avrebbero appoggiato la sua elezione. Secondo alcuni, contrarietà sarebbe stata espressa dall'allora Segretario di Stato Angelo Sodano. Eletto Papa il 13 Marzo 2013. La ricostruzione più puntuale del conclave, raccolta dal vaticanista Lucio Brunelli, e che consiste nel diario di un cardinale elettore, indica in Bergoglio il cardinale più votato in conclave dopo Ratzinger.
Il 13 Marzo 2013 è stato eletto Papa.

Fonte: Wikipedia

***ORE 20:14 SI PRESENTA AL MONDO IL 266° PAPA DELLA CHIESA ROMANA - GIORGIO MARIO BERGOGLIO, PAPA FRANCESCO***


NUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM

HABEMUS PAPAM!

EMINENTISSIMUM AC REVERENDISSIMUM 
DOMINUM, DOMINUM

GIORGIUM MARIUM

SANCTAE ROMANE ECCLESIAE CARDINALEM

BERGOGLIO

QUI SIBI NOMEN IMPOSUIT

FRANCISCUM


Stato della Città del Vaticano, 13 Marzo 2013



***ORE 19:06 FUMATA BIANCA!***

E' STATO ELETTO IL 266° PAPA DELLA CHIESA DI ROMA


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