L'Ensemble si esibisce in costume antico e propone uno spettacolo di musica e immagine. A partire dal Basso Medioevo i musicisti, i cantori, i giullari e gli intrattenitori, vennero progressivamente
integrati nella società e il loro mestiere, non venne più considerato peccaminoso e immorale. Tale affermazione trova giustificazione nel fatto che intorno al 1300 vi erano tre tipologie di giullari; gli acrobati che si abbandonavano a vergognose contorsioni, si spogliavano senza pudore o si camuffavano con travestimenti orribili, i parassiti delle corti e dei castelli che diffondevano discorsi calunniosi, insinuanti e inconcludenti i quali miravano ad infamare i ricchi Signori e infine i musici, il cui scopo era quello di allietare semplicemente il loro pubblico. Noi musicisti dell’età contemporanea miriamo a riportare sulla scena la musica dell’epoca e ad arricchirla mediante immagini e racconti che permetteranno agli uditori un approccio multimediale e a maggior impatto emotivo, oltre che conoscitivo.
Nei
Castelli e nelle Chiese della Valle d'Aosta numerosi affreschi e bassorilievi testimoniano come, nel Medio Evo e nel Rinascimento, la cultura musicale presente sul territorio fosse diffusa e di notevole qualità; "angeli musicanti" o semplici "
menètrièrs" vengono raffigurati con una grande varietà di strumenti: cornamuse, pifferi, flauti, salteri, vielle, ribeche e molti altri strumenti musicali che erano conosciuti all'epoca. Gli strumenti protagonisti del concerto sono: ghironda, Viella, arpa diatonica, ciaramelle, flauti antichi, Saz, Cornamuse, liuto medievale, tamburi e percussioni. Per questo tipo di concerto, è necessario un ambiente adatto: la musica antica non veniva eseguita in grandi "
auditorium" ma veniva ascoltata in piccole sale o, nel caso della danza, in spazi adeguati: si consigliano Chiese, Cappelle o sale atte
all'ascolto attento e meditativo, non è un concerto adatto ad essere amplificato "elettricamente" ma colto nella sua essenza "acustica". L'uso di un proiettore abbinato al nostro computer permetterà inoltre di contestualizzare maggiormente lo spettacolo e di godere, in contemporanea alle esecuzioni, la
riproduzione degli affreschi situati nelle Chiese e nei Castelli, soprattutto quelli Valdostani. Il gruppo si esibisce proponendo all'ascolto brani famosi come il Tourdion, la Chanson Baladé (utilizzata nell’”Armanacco del giorno”), ma anche altri meno conosciuti come i vari Trotti e Salterelli medievali, il Ballo Francese, la Moresca, l’Allemanda.. ecc. Durante l’esibizione verranno presentati gli strumenti utilizzati unitamente a cenni e curiose nozioni sulla vita quotidiana nel medioevo, con particolare attenzione alla vita dei Menestrelli e dei Jongleurs.
Responsabile del Gruppo: Sonia Cestonaro
Sonia Cestonaro: Ghironda, Arpa diatonica, Ciaramella, Trompa di Aragona, Flauti
Marco Casiraghi: liuto medievale, Saz e Cornamuse
Luisa Ratti: Viella
Emanuele Lepera: percussioni