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Visita il Primo Museo Didattico Templare Permanente in Italia!

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La Grande Storia dei Cavalieri Templari

Creati per difendere la Terrasanta a seguito della Prima Crociata i Cavalieri Templari destano ancora molto interesse: scopriamo insieme chi erano e come vivevano i Cavalieri del Tempio

La Grande Leggenda dei Cavalieri della Tavola Rotonda

I personaggi e i fatti più importanti del ciclo arturiano e della Tavola Rotonda

Le Leggende Medioevali

Personaggi, luoghi e fatti che hanno contribuito a conferire al Medioevo un alone di mistero che lo rende ancora più affascinante ed amato. Dal Ponte del Diavolo ai Cavalieri della Tavola Rotonda passando per Durlindana, la leggendaria spada di Orlando e i misteriosi draghi...

sabato 30 dicembre 2017

IN VISITA A SAN PELLEGRINO CON GLI AMICI DI VITERBO SOTTERRANEA

Se si vuole visitare Viterbo, nello specifico il quartiere medievale di San Pellegrino, non si può prescindere dalle guide turistiche di Viterbo Sotterranea. Sguardo Sul Medioevo ha approfittato di una suggestiva giornata uggiosa di Santo Stefano per fare un tour sia nei sotterranei sia nel più grande quartiere medievale del mondo. Accolti dalla bravissima Elisa, ci siamo addentrati nei vicoli della capitale della Tuscia le cui origini risalgono addirittura al tempo degli Etruschi.
Viterbo è un insieme di ricordi, di stili, di eventi, di personaggi, di intrighi e di storie che ne fanno un posto davvero unico da visitare; ancora oggi i nomi delle vie ricordano eventi del passato o antichi luoghi che hanno costituito le basi storiche e culturali della città. Come detto, il tour si snoda per le strade di San Pellegrino alla scoperta della lunga lotta tra Guefli e Ghibellini (che vede il via del Macel Maggiore il luogo che ricorda di una vera e propria mattanza), del Conclave più lungo della Storia al Palazzo dei Papi dato che Viterbo fu sede papale dal 1257 al 1281 (a proposito, sai perché si chiama Conclave? Il termine Conclave deriva dal latino "cum clavis", chiuso a chiave), delle tre diverse tipologie di case presenti (a ponte, a richiastro, a profferlo) e di tutti i personaggi che hanno lasciato la propria impronta nella storia come Raniero Gatti (Capitano del Popolo), Papa Giovanni XXI (il papa alchemico citato nel XII Canto del Paradiso da Dante) o Santa Rosa, la patrona della città festeggiata all'inizio di settembre con una enorme macchina portata sulle spalle dai “facchini di Santa Rosa” che ogni anno attira curiosi da ogni parte d'Italia e non solo.
ViterboSotterranea02La visita si è conclusa nei sotterranei, piccoli, ma ben curati e molto suggestivi (a proposito, ci saranno novità prossimamente ma non possiamo sbilanciarci ulteriormente). Le caverne, scavate nel tufo, raccontano di un lontano passato ricordando i rifugiati durante la Seconda Guerra Mondiale che avevano trovato riparo sottoterra per sfuggire ai pesanti bombardamenti che imperversavano in città, passando per la presenza dei butti e di copie di strumenti di tortura medievale. Se si vuole passare un giorno all'aria aperta, camminando nella storia e immersi in un'atmosfera simile al Medioevo dei cartoni animati della Disney, Viterbo è il luogo che fa per te, sia se ti trovi a Roma in vacanza e vuoi dedicare un giorno a una gita fuori porta sia se la tua intenzione è immergerti nelle meravigliose acque delle Terme dei Papi…insomma…qualunque sia la tua voglia di vacanza, Viterbo e lo staff di Viterbo Sotterranea ti aspettano per due ore di divertimento e di cultura.

Viterbo Sotterranea
piazza della Morte 1
Telefono 0761220851
www.tesoridietruria.it
welcome@tesoridietruria.it

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piazza del Pretorio 9

sabato 16 dicembre 2017

CAFFEINA CHRISTMAS A VITERBO FINO AL 7 GENNAIO

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Dopo l'incredibile successo dall'edizione 2016, il 24 novembre ha riaperto i battenti il Caffeina Christmas Village, un ricco coacervo di giochi e attrazioni lungo circa 2 km che si snoda nelle vie del centro storico di Viterbo: fino al 7 gennaio i visitatori potranno godere, oltre di un'impareggiabile atmosfera natalizia, anche della presenza del presepe di 850 metri quadrati candidato al Guinness World Records come il presepe all'aperto più grande del mondo. La rappresentazione della natività ha un forte sapore medievale, con 87 statue umane a grandezza naturale e ben 180 statue di animali, il tutto circondato da torri di 8 metri, palazzi case, piante vere fiori, spezie...insomma...un ambiente davvero molto suggestivo. 

Ovviamente non può mancare Babbo Natale e la sua casa...ma prima sarà possibile per tutti i bambini divertirsi con giochi, letture a tema e tanto altro fino al fatidico incontro! Nel parto del Paradosso è stato allestito un villaggio elfico con statue francesi alte circa un metro e mezzo. Ci saranno anche 150 elfi "umani" che lavoreranno in tutto il villaggio natalizio. Di grande interesse sono le rappresentazioni del Teatro Incantato che ospiterà, ogni giorno, cinque spettacoli dedicati ai bambini. L'organizzazione prevede un'area di cura del bambino (allattamento o cambio vestitini) e una comoda navetta che, dal parcheggio, permetterà di entrare comodamente nel cuore del centro storico di Viterbo.

Sito web: http://caffeinacultura.eu/caffeinachristmasvillage/

giovedì 14 dicembre 2017

VITERBO SOTTERRANEA E I TESORI D'ETRURIA



Viterbo Sotterranea e Sguardo Sul Medioevo sempre più vicini. Sguardo Sul Medioevo ha appena creato un'area dedicata alla splendida realtà viterbese che valorizza il sottosuolo della Città dei Papi. Un grazie speciale a Sergio Cesarini, fondatore di Viterbo Sotterranea, per l'accoglienza e per la volontà espressa di collaborare col blog Sguardo Sul Medioevo. Ma ora, bando alle ciance e iniziamo con un po' di storia, una storia che affonda le sue radici prima della nascita di Cristo per arrivare ai giorni nostri ricca di novità e di nuove testimonianze.

Viterbo Sotterranea

Come Roma, Narni, Orte, Orvieto, Napoli e Torino, anche Viterbo vanta un patrimonio sotterraneo invidiabile. La città dei Papi, nella quale ebbe luogo il conclave più lungo della storia, e nella quale dimora il quartiere medievale più grande in Europa, ha nel proprio sottosuolo un vero e proprio dedalo di grotte e di cunicoli testimonianze di un passato lontano e recente allo stesso tempo. Anche per quanto riguarda Viterbo, non è possibile conoscere a fondo la storia della città che possiamo ammirare tutti i giorni se non si conosce adeguatamente il sottosuolo che, grazie alla libera iniziativa di privati, senza alcun contributo statale o europeo, è stato reso accessibile anche se solamente per una parte. Viterbo Sotterranea si trova in piazza della Morte (già sede della Confraternita dell'Orazione e Morte che concedevano ai defunti una degna sepoltura alle persone i cui famigliari non potevano permettersi adeguati funerali) dove verrete accolti da entusiasti appassionati pronti a condurvi nel cuore della città alla scoperta non solo di elementi archeologici di grande interesse ma anche di prodotti tipici della zona.

Periodo Etrusco

Le gallerie, come detto, vantano origini antichissime: furono gli etruschi a iniziare una lunga campagna di scavi che portarono alla colonizzazione della zona. Il primo nucleo abitativo fu chiamato Surina (nome che rimanda a Suri, il dio legato ai vapori che venivano sprigionati dal sottosuolo). Secondo gli etruschi, l'acqua era il fattore principale della vita e, proprio per questo, fu reso un elemento sacro tanto da essere venerata. Infatti, i culti principali degli etruschi venivano svolti proprio nei boschi e vicino a sorgenti d'acqua. Lo studio dell'acqua e della sua forza fece degli etruschi un popolo decisamente all'avanguardia nell'agricoltura come nell'ingegneria idraulica per passare allo studio di dighe, canali e a tecniche di bonifica. Ogni insediamento etrusco doveva avere cisterne, acquedotti, reti idriche create in modo da far defluire le acque secondo tecniche all'epoca totalmente all'avanguardia se si pensa che il tutto era studiato senza la tecnologia di cui disponiamo ora.

Viterbo Medievale

Durante il Medioevo Viterbo ebbe un periodo di grande sviluppo, compreso il sottosuolo che fu utilizzato come cantina per conservare le botti e generi alimentari. Nei sotterranei viterbesi non era difficile incappare nei butti. Cosa sono i butti? Sono delle vere e proprie discariche in cui veniva gettato di tutto compreso tutto ciò che era entrato in contatto con i malati durante i lunghi periodi di pestilenze e carestie. I butti sono stati utilizzati molte volte nel corso dei tempi, tanto che ancora oggi è possibile trovare ceramiche, vetri e manufatti di ogni tipo. Molte di queste rilevanze archeologiche sono ancora oggi esposti presso il Museo Civico Luigi Rossi Danielli e nel Museo della Ceramica.

Viterbo Alchemica

Durante la suggestiva visita in compagnia delle guide di Viterbo Sotterranea sarà possibile vedere ricostruzioni estremamente fedeli di una serie di strumenti afferenti al mondo dell'alchimia: sembra, infatti, che gli ambienti sotterranei siano stati teatro di ricerche alchemiche volte alla scoperta della Pietra Filosofale, quell'elisir di lunga vita croce e delizia degli uomini di tutte le epoche. Sembra che Papa Giovanni XXI fosse dedito all'alchimia; egli morì solamente dopo otto mesi dall'elezione pontificia a causa del crollo di una parte del tetto della sua stanza al Palazzo Papale dove aveva costruito un laboratorio alchemico. È possibile vedere visitare la sua tomba all'interno della Cattedrale di San Lorenzo.



Viterbo e Federico II

I cunicoli della Viterbo Sotterranea erano funzionali in caso di assedi, come quello che avvenne nell'anno 1243. Viterbo era divisa in due fazioni, i Guelfi (filo-papali) e i Ghibellini (filo-imperatore). La città, che nella sua storia ha sempre mostrato simpatie guelfe in quel periodo voleva espandere i propri domini anche perché Roma non vedeva di certo di buon occhio il forte sviluppo di una città posta a pochi chilometri di distanza. Nell'anno del Signore 1240, Federico II giunse a Viterbo con l'obiettivo di attaccare Roma in quanto capitale del Patrimonio di San Pietro. Insediatosi in città con grandi feste da parte della folla, Federico si mostrò un abile mediatore tra le due fazioni in lotta. Tuttavia, la parte guelfa mal sopportava la presenza di un imperatore apertamente contro il papato. Gli scontri erano all'ordine del giorno, fino a quando furono utilizzati i sotterranei per "sbucare" letteralmente a valle Faul prendendo alle spalle l'accampamento nemico sconfiggendolo.

Dal Brigantaggio alla II Guerra Mondiale

Il brigantaggio fu un fenomeno figlio della nascita del Regno d'Italia nel 1861. In questo periodo i sotterranei divennero strumenti utilissimi per fuggire, per promuovere traffici illeciti o per evitare scontri con le forze dell'ordine. Il brigantaggio in qualsiasi forma aveva un'unico comune denominatore, la fame, sintomo che portava a omicidi, saccheggi e furti di bestiame. I cunicoli, così come al vegetazione circostante, si rivelarono strumenti perfetti per fuggire anche grazie alla connivenza della popolazione.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Viterbo subì due bombardamenti: uno nell'estate del 1943 quando fu distrutto l'aeroporto, l'altro il 17 gennaio del 1944 quando ad essere colpita fu la part nord occidentale della città. Si calcola che durante i bombardamenti furono distrutte ben 600 case mentre 1800 furono danneggiate alcune in maniera irreversibile. Centinaia di persone fuggirono attraverso i cunicoli, trovando proprio nel cuore della città, il rifugio ideale. Ancora oggi è possibile leggere le date che i rifugiati scolpirono a testimonianza della loro "prigioni".

3000 e passa anni sono conservati a sotto Viterbo: ora, grazie alle preparatissime guide, sarà possibile rivivere i fasti, i vizi e le virtù di una città la cui storia inizia nella notte dei secoli.

Tesori di Etruria (www.tesoridietruria.it)

Viterbo - piazza della Morte 1
Civita di Bagnoregio - via Porta Santa Maria snc
Sovana (Sorano, GR) - piazza del Pretorio, 9

Raccolta di Articoli direttamente da Viterbo Sotterranea


I DODICI GIORNI (O DODICI NOTTE) DI NATALE

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I Dodici Giorni costituiscono il periodo che scorre tra Natale (25 dicembre) e l'Epifania (6 gennaio). La dicitura fu stabilita nell'anno 567 dal Concilio di Tours. Secondo le prescrizioni religiose, questo periodo dovrebbe prevedere astensione dal lavoro e dal divertimento. Relativi ai 12 giorni ci sono innumerevoli tradizioni e superstizioni. In Germania i 12 giorni (o 12 notti) vengono chiamate Zwölf Rau(c)hnächte (Dodici notti fumose) in cui ci si difende con maschere, rumore e, appunto fumo, dagli spiriti maligni che compaiano all'improvviso. In Grecia si attendono i mostri chiamati Kallikantzaroi.

martedì 12 dicembre 2017

IL NATALE NEL MEDIOEVO: LE ORIGINI, I SIMBOLI, I PERSONAGGI

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Come si viveva il Natale nel Medioevo? Di certo era ben lontano dalle tradizioni attuali. La caduta dell'Impero Romano d'Occidente del 476 e ancora prima la promulgazione dell'editto di tolleranza da parte di Costantino nel 313 consentono al cristianesimo di trovare terreno fertile nel mondo occidentale. Con l'ascesa del Cristianesimo, il culto pagano, preponderante fino all'editto dell'imperatore, si vide depauperato di due riti fondamentali che avvenivano proprio nel mese di dicembre: i Saturnalia (17-23 dicembre), feste orgiastiche dedicate a Saturno, e la festa del Sol Invictus che si festeggia proprio 25 dicembre i cui attributi furono ripresi anche dal culto cristiano, basti pensare che fu Leone Magno che assegnò l'epiteto "vero sole" a Cristo imprimendo un fortissimo colpo al rito pagano.

Natale contro paganesimo ed eresie

Sempre Leone Magno trasformò il Natale in una festa atta non solo a sopprimere i culti pagani ma anche per combattere le eresie riguardanti la natura di Cristo (quella gnostica che separava il Dio uomo dal Dio Divino, quella ariana che poneva su un piano superiore la Natura di Cristo, quella monofisita che attestava come unica, la natura divina d Cristo, e quella nestoriana che vedeva uomo e Dio che convivevano in Cristo). 

I simboli del natale?

L'elemento cardine del Natale è il presepe il cui allestimento risale ai tempi di San Francesco d'Assisi, ma vi siete mai chiesti le origini dei singoli elementi che lo compongono? Il primo a descrivere la Natività è Luca il quale non specifica una stagione particolare per la nascita di Cristo ma evidenzia la presenza della mangiatoia. Il bue e l'asinello non compaiono nei Vangeli ma sono stati inseriti da Origene che riprese una profezia di Isaia secondo la quale “un bue ha riconosciuto il suo proprietario e un asino la mangiatoia del suo padrone”[1]; in realtà, Isaia non si riferiva a Cristo e il bue e l'asinello altro non è che la rappresentazione di pagani ed ebrei per rafforzare l'universalità della venuta in Terra del Cristo.

Dal VII secolo appare la mangiatoia, grazie a Pseudo Matteo [2], ma anche questa volta è una rielaborazione di una lettura di Isaia che vedeva Cristo nato in una grotta di pietra, metafora delle molte difficoltà della vita. Matteo, di contro, non specifica il numero dei Magi. Sarà ancora una volta Leone Magno a stabilirne il numero e i nomi: Melchiorre (re della luce), Baldassarre (Signore dell'Aurora) e Gaspare di cui si ignora ancora il significato. I doni che essi portavano erano l'oro (avvento di un re), incenso (avvento di una divinità) e la mirra che rappresentava il trionfo sulla morte essendo un unguento che veniva utilizzato per le imbalsamazioni. Grazie a San Francesco e all'allestimento del presepe nel 1223 tutti gli elementi descritti fino ad ora entrano nell'iconografia classica e tradizionale del Natale cristiano. 

Annotazioni

[1] Fonte Web: Sito Resorgentia.
[2] Il Vangelo dello pseudo-Matteo è uno dei vangeli apocrifi. Scritto in latino e risalente tra l'VIII e IX secolo, viene anche chiamato "Vangelo dell'infanzia di Matteo" o "Libro sulla nascita della Beata Vergine e sull'infanzia del Salvatore".

E l'albero di Natale? Non ti resta che leggere l'articolo a questo link!

lunedì 11 dicembre 2017

KNIGHTFALL - I CAVALIERI TEMPLARI ALLA RICERCA DEL SANTO GRAAL

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Si sta facendo un gran parlare tra studiosi e appassionati della nuova serie televisiva Knightfall la cui prima puntata sarà trasmessa in Italia mercoledì 13 dicembre su History. La miniserie televisiva racconta la fine, la persecuzione e il rogo dei Cavalieri Templari grazie ad un complotto ordito dal re di Francia Filippo il Bello iniziato venerdì 13 ottobre 1307 e terminato solamente nel 1314 dopo un lungo periodi di arresti, torture, cospirazioni. Il protagonista principale è il capo dei Cavalieri del Tempio, Sir Landry, un valoroso cavaliere che, scoraggiato dai drammatici fallimenti in Terrasanta, viene a sapere che il Santo Graal è riemerso dagli abissi della storia.

Trama di "Knightfall" (dal 13 dicembre 2017)

Acri, 1281. L'ultimo avamposto templare in Terra santa cade ignominiosamente in mani nemiche. Con la sconfitta, il Tempio perde prestigio e gloria pur mantenendo una ricchezza accumulata nel tempo talmente grande da destare invidia ai principali re europei. Ma un indizio sembra rinvigorire l'animo delle truppe templari: il Santo Graal sarebbe ricomparso dopo secoli di oblio, ora sta solamente ai Cavalieri Templari scoprirlo.

I Personaggi di "Knightfall"

  • Landry, interpretato da Tom Cullen. Condottiero di cavalieri templari e veterano delle Crociate, è ossessionato dal trovare il Sacro Graal.
  • Papa Bonifacio VIII, interpretato da Jim Carter.
  • Gawain, interpretato da Pádraic Delaney. In precedenza il più grande spadaccino templare, dopo un ferita alla gamba, non è più in grado di combattere.
  • Tancrede, interpretato da Simon Merrells. Veterano templare, accanito leale all'ordine.
  • Guglielmo di Nogaret, interpretato da Julian Ovenden. Consigliere cospirante di Filippo.
  • Regina Giovanna I di Navarra, interpretata da Olivia Ross. Formidabile diplomatica e stratega.
  • Re Filippo IV di Francia, interpretato da Ed Stoppard. 
  • Principessa Isabella di Francia, interpretata da Sabrina Bartlett.
  • Figlia di Filippo e Giovanna, il cui imminente matrimonio promette una duratura alleanza politica alla Francia.
  • Parsifal, interpretato da Bobby Schofield. Uomo del popolo che si unisce ai cavalieri templari perseguendo vendetta.
  • Adelina, interpretata da Sarah-Sofie Boussnina. Ladra senza tetto salvata da bambina dai templari.
  • Draper, interpretato da Nasser Memarzia.
  • Godfrey, interpretato da Sam Hazeldine. Maestro templare, è il mentore e la figura paterna per Landry.

venerdì 8 dicembre 2017

IL CASTELLO DELLA MANTA E I SUOI AFFRESCHI



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Il Castello della Manta si trova sulle colline di Manta, nella provincia di Cuneo. Nato come maniero medievale fu concesso nel 1984 al Fondo Ambiente Italiano dalla contessa Elisabetta de Rege Thesauro di Donato Provana del Sabbione affinché fosse inserito in un ampio progetto di valorizzazione culturale. Il Castello della Manta è entrato nel circuito Castelli Aperti del Basso Piemonte

La storia del Castello della Manta

L'edificio, che nasce da aggregazioni precedenti il XII secolo, divenne una dimora signorile assumendo le sembianze attuali solamente nel '400 grazie ai Saluzzo della Manta. Con l'estinzione del casato, il castello cadde in rovina fino a quando passò ai Rege Thesauro che chiese al Fondo Ambiente Italiano di prendersene cura facendo avviare importanti lavori di restauro che portarono il castello ai fasti di un tempo.

Il ciclo di affreschi del Castello della Manta


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Thomas I of Saluzzo as King Arthur.jpgDi grande impatto è l'imponente ciclo di affreschi del Castello della Manta. Il ciclo fu completato intorno il 1420 e rappresenta una serie di eroi ed eroine dipinti secondo le connotazioni cristiane ed ebraiche vestiti con lussuosi e solenni abiti. I personaggi sono ispirati da un poema scritto da tal Tommaso III di Saluzzo e sono, seguendo l'ordine, Ettore, Alessandro Magno, Giulio Cesare, Giosuè, Davide, Giuda Maccabeo, Re Artù, Carlo Magno, Goffredo di Buglione, Deifile, Sinope, Ippolita, Semiramide, Etiope, Lampeto, Tomiri, Teuca, Pentesilea (quest'ultima visibile solamente in parte). Nei pressi del castello c'è una chiesa castellana con interessanti affreschi sulla vita di Gesù, e una cappella funeraria costruita da Michelantonio con stile, stucco e pitture afferenti al manierismo.

Il Maestro del Castello della Manta

Il Maestro del Castello della Manta è il nome attribuito a un pittore del XV secolo autore degli affreschi all'interno del Castello. I dipinti raffigurano 9 eroi (tre ebrei, tre cristiani e tre pagani) e 9 eroine; in realtà i personaggi rappresentavano i membri della famiglia del marchesato di Saluzzo con le relative mogli.  

Fonte immagine Wikipedia, foto di Rinina25 e Twice25

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