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martedì 14 luglio 2015

14 LUGLIO 1789: CON LA PRESA DELLA BASTIGLIA, INIZIA LA RIVOLUZIONE FRANCESE

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Perchè occuparsi della Presa della Bastiglia? Semplice. L'avvenimento che ha cambiato radicalmente il volto culturale, sociale e politico europeo è stato, senza dubbio, una vera e propria rottura con il medioevo soprattutto per quanto riguarda l'aspetto politico. Fino ad allora, il Re e il clero comandavano su tutto e su tutti (si ricordi la famosa e carismatica figura del Cardinale Richelieu) secondo la concezione medievale della Teoria dei due soli. Con la Rivoluzione, invece, si mette l'uomo al centro del mondo rompendo quei legami di sottomissione che avevano in Versailles il massimo esempio.

La Presa della Bastiglia avvenne martedì 14 luglio dell'anno 1789 quando i cittadini ormai stanchi dai continui soprusi della corte, decisero di prendere d'assedio la prigione della Bastiglia che era il vero e proprio simbolo dell'Antico Regime. I prodromi risalgono al 5 maggio quando gli Stati Generali, riunitisi per cercare di risolvere la pesante crisi economica del paese a causa delle tasse eccessive, fomentò a tal punto la popolazione che Luigi XVI decise di proteggere la sua reggia dalla polizia. La voglia di insorgere era arrivata anche alle alte sfere tanto che il ministro Jacques Necker fu destituito perchè stava mostrando idee molto vicine a quelle del popolo. Il 12 luglio il popolo venne a sapere del licenziamento dell'ex ministro delle finanze e organizzò una protesta di cui si fece portavoce Camille Desmoulins il quale urlò alla folla:

«Cittadini, non c'è tempo da perdere; la dimissione di Necker è l'avvisaglia di un San Bartolomeo (quando Carlo IX fece uccidere gli Ugonotti) per i patrioti! Proprio questa notte i battaglioni svizzeri e tedeschi lasceranno il Campo di Marte per massacrarci tutti; una sola cosa ci rimane, prendere le armi!»

Alcuni soldati attaccarono la folla scatenando ancora di più l'ira dei cittadini tanto che l'Assemblea Nazionale consigliò al re, che si mostrò irremovibile, di ritirare le truppe. Ormai la Rivoluzione è sempre più vicina e il 13 luglio i cittadini misero a ferro e fuoco quasi tutte le entrate le città per cercare di ottenere dal governo una diminuzione del prezzo del pane e dei cereali: la paura di una carestia imminente era più che giustificata e i cittadini iniziarono a saccheggiare tutti i magazzini dove vi poteva essere anche una minima scorta di cibo. Il re si mostrava per nulla propenso a trattare e gli elettori di Parigi si riunirono a Parigi formando una milizia borghese che aveva il compito di proteggere la città e i diritti sanciti dalla Costituzione. Ogni tentativo di fermare l'irreparabile si rivelà completamente inutili...il 14 luglio fu attaccato l'Hotel des Invalides per acquisire armi, fucili e cannoni. La polvere da sparo era presente in grande quantità presso la Bastiglia che "ospitava" sette prigionieri. Il bastione medievale era stato abbandonato nel tempo e quindi si trovò senza alcuna difesa; quella giornata assunse tratti davvero epici. La guida del popolo Hulin che aveva radunato la folla sotto la Bastiglia si trovò a trattare per molte ore con Launay inutilmente. Alle ore 13.30 gli insorti ruppero gli indugi e penetrarono nel cortile scontrandosi con i soldati della Guardia Svizzero. Launay cercò di evitare un massacro e ordinò il cessate il fuoco e inviò agli insorti una lettera in cui proponeva una pace immediata e una resa onorevole, documento che fu rifiutato con vigore. Molto interessante è la testimonianza di De Flue, Capitano della Guardia Svizzera

«Appena Launey vide la situazione dall'alto delle torri sembrò perdere completamente la testa; senza consultare nessuno del suo stato maggiore o della guarnigione, fece dare da un tamburo il segnale di resa» [1]

Il popolo entrò nella prigione facendo una carneficina: alcune guardie furono decapitate e le loro teste vennero brutalmente infilzate su una picca. Stessa sorte toccò a Launay che fu catturato dalla folla e ucciso.[2]

Launay linciato dalla folla inferocita.
Il 15 Luglio nacque la Guardia Nazionale sotto il comando del celeberrimo La Fayette con l'obiettivo di evitare ogni focolai contro rivoluzionario. Molti aristocratici di Versailles dovettero abbandonare in fretta e furia la città. La Bastiglia venne smantellata dopo il 14 luglio e ora resta solamente una targa a Place de la Bastille, il luogo dove il mondo cambiò.

Note

[1] Il capitano Luigi De Flue, Lettere inviate a casa
[2] Giorgio Bonacina, 14 luglio: la folla irrompe come un fiume, articolo su Storia illustrata n°126, maggio 1968, pag.31: "Un vice-cuoco, che sa lavorare la carne, gli stacca la testa di netto e la infila su una picca"

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