Il Palazzo del Comune di Narni si affaccia su Platea Major o piazza dei Priori luogo pulsante del folklore narnese. Fu costruito verso la fine del 1200: da alcuni documenti appartenente all'archivio comunale risulta che “il 5 agosto 1273, congregato il Consiglio generale e speciale nella chiesa di S. Severino, per autorità e mandato di Alberto da Montebono podestà e di Giacomo da Massa capitano del popolo, veniva eletto Berrettino pubblico banditore a sindaco e procuratore per comprare le case e la torre poste nella parrocchia di S. Salvato, situata in Piazza Priora, che un tempo appartenevano a Sinibaldo di Sinibaldo, nobile narnese, per il prezzo di mille libbre cortonesi. Il giorno 13 lo stesso berrettino, a nome del comune, comprava allo stesso prezzo da Giovannuccio di Simonzone e da Giovanni Andrea una casa e una torre e, più tardi, nel giorno 19, le case e le torri, situate nella stessa parrocchia e confinanti con quella già acquistata, dal cavaliere milite Tommaso di Matteo Oddone”. Le tre torre erano separate, ma furono poi unite creando un'unica costruzione e ciò è intuibile dalle diverse murature. Tra il 1300 e il 1400 furono compiuti vari lavori di ristrutturazione e al piano nobile furono aperte le suggestive finestre a croce. Molto interessante sono i bassorilievi posti sopra il portale a destra di quello principale: episodio di Giuditta e Oloferne, Cavalieri giostranti e Caccia con il falcone. L'ingresso è rinascimentale e porta in un bellissimo atrio ricavato da alcuni lavori di trasformazione della torre centrale grazie ad un pilastro su cui poggiano due archi che permettono la comunicazione tra la scala e la parte scoperta. Proprio nell'atrio possiamo ammirare alcune evidenze archeologiche scoperte nei dintorni della città e una tomba romana.
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