Il segno della croce è il più famoso gesto cristiano e si compie tracciando un segno sopra il proprio corpo, nell'aria o verso altre persone o cose. Si ricorda come primo segno della Croce quello fatto da Gesù Cristo «si è lasciato inchiodare sulla croce stendendo le braccia fra il cielo e la terra in segno di perenne alleanza» [1]. Esistono due forme di segni della croce: quello piccolo e quello grande.
Il segno della croce piccolo
Si traccia con il dito o il pollice della mano destra e fu ispirato dal libro di Ezechiele :
«Il Signore gli disse: "Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono"»[2]
Il Tau rappresenta la T del nostro alfabeto ed è l'ultima lettera ebraica e si rifà a Dio nella sua perfezione. Proprio dall'epoca di Cristo, il Tau era tracciata come fosse una croce . Tertulliano ricorda nella Traditio come i cristiani si segnassero la fronte per respingere il demonio segnalandone anche l'uso fuori dagli ambiente liturgici
«Se ci mettiamo in cammino, se usciamo od entriamo, se ci vestiamo, se ci laviamo o andiamo a mensa, a letto, se ci poniamo a sedere, in queste e in tutte le nostre azioni ci segniamo la fronte col segno di croce.»[3]
A partire dal IV-V secolo con il pollice erano benedetti anche distanti fisicamente dalla persona e si usava anche come benedizione sulla parte sofferente di un ammalato. Proprio nello stesso periodo Gaudenzio di Brescia ci parla di tre croci (sulla fronte, sulle labbra e sul cuore) secondo la gestualità prevista dal Rito Romano e ambrosiano prima della lettura evangelica (Lode a te o Cristo...).
Il segno della croce Grande
Introdotto probabilmente verso il X secolo, il segno della croce grande si traccia portando la mano destra sulla fronte, sul petto e poi alle spalle unitamente alla formula In nomine Patris (Mente) et Filii (Petto) et Spiritus Sancti (spalle), Amen. Il gesto è usato anche in segno di benedizione nei confronti di persone o cose senza l'ausilio di croci come avviene nel mondo ortodosso in cui il benedicente ha nella mano destra proprio una croce. Nel corso dei secoli le confessioni cristiane hanno utilizzato altre forme diverse, anche se di poco, di segno della croce. Basti pensare che il Rito Bizantino tocca prima la spalla destra (il rito latino la spalla sinistra) e inoltre tengono il palmo disteso col pollice, medio ed indice riuniti in avanti simboleggiando la Trinità (il rito latino tiene distese le dita in ricordo delle piaghe di Cristo).
[1] Messale Romano, seconda edizione italiana, "Preghiera Eucaristica della Riconciliazione - I"
[2] Ezechiele 9,4
[3] TERTULLIANO, De corona, III, (PL II, 80A)
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