Il Bosco di San Francesco è un posto spettacolare e vi si accede dalla cinta muraria a sinistra della Basilica Superiore di San Francesco. Il bosco è protetto da FAI che gode di uno stand presso cui prendere informazioni sull'attività egregia del Fondo Ambiente Italiano e sul bosco che ci accingiamo a visitare. In realtà ci vuole pazienza, il percorso non è difficilissimo ma è molto lungo e l'ultimo tratto è, ovviamente, completamente in salita! Partendo dalla deliziosa casupola di legno il primo tragitto consta di 1,5 km con tre pendenze importanti e un punto panoramico davvero mozzafiato da cui è possibile vedere la Basilica Superiore.
Il bosco ha tre chiavi di lettura interessanti segnalati da tre colori diversi
- percorso paesaggistico
- percorso storico
- percorso spirituale
Subito dopo la partenza notiamo la campana della pace dal forte valore spirituale, proprio qui gli esponenti delle maggiori religioni monoteiste si sono riunite in preghiera.
La prima costruzione che notiamo è il Muraglione del 1300 che costituiva un ampliamento della città sulla base di un piano che comprendeva anche il Sacro Convento. Per via dei continui scontri con Perugia, il muro fu distrutto dal 1320.
Proseguiamo la nostra scalpinata arriviamo al Ponte dei Galli. Il nome deriverebbe dal passaggio dei Franchi avvenuto nel IX secolo per accompagnare Carlo Magno in procinto di ricevere la corona imperiale a Roma da Leone III. Il toponimo deriverebbe in realtà al termine Gualdus (gallo). Un documento del 1160 descrive il ponte nell'anno in cui Assisi fu sottratta a Spoleto per passare sotto Barbarossa.
Dopo il chilometro e mezzo arriviamo al Complesso di Santa Croce e al secondo Centro visitatori, una vera e propria area di ristoro che sorge sopra un piccolo ruscello davvero molto suggestivo, come suggestiva è la chiesetta ad unica navata che caratterizza il posto.
Sì lo ammetto, ero stanchissimo per continuare per gli altri 2 km del secondo tracciato ed è un peccato perchè la seconda parte è ancora più suggestiva...la Basilica ci reclama, il tempo stringe inesorabile ma ne vale la pena.
Si ritorna indietro, si ripercorre il sentiero dell'andata che forse è più bello di prima...Assisi è un pellegrinaggio continuo!
(c) Fotografie di Emiliano Amici. Citare la fonte.
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