La Porziúncola è una piccola chiesa fuori Assisi, in località Santa Maria degli Angeli, attorno a cui venne costruita tra il XVI e il XVII sec., proprio a protezione dello stesso più antico edificio di culto, la grande basilica di Santa Maria degli Angeli. A questa chiesa, di notevole valore storico, artistico e spirituale, si deve il nome della città statunitense di Los Angeles, chiamata dagli spagnoli El Pueblo de la Iglesia de Nuestra Señora la Reina de Los Angeles de Porciúncola (Città della Chiesa di Nostra Signora la Regina degli Angeli della Porziuncola). La tradizione fa risalire l'edificazione della Porziuncola al IV secolo, ad opera di eremiti provenienti dalla Palestina. Nel 516 ne avrebbe preso possesso san Benedetto stesso, per i suoi monaci. La Porziuncola fu la terza chiesa riparata da san Francesco dopo la sua vocazione: mentre egli pregava di fronte al crocifisso di San Damiano sentì una voce che diceva: "va' e ripara la mia chiesa". L'edificio all'epoca dipendeva dal monastero di San Benedetto al Subasio. La Porziuncola divenne per Francesco luogo particolare e vi sostava spesso in preghiera; qui capì che doveva vivere "secondo il santo Vangelo". Proprio dalla Porziuncola Francesco inviò i primi frati ad annunciare la pace. Il 2 agosto del 1216 con la presenza di sette vescovi umbri, Guido di Assisi, Giovanni di Perugia, Egidio di Foligno, Benedetto di Spoleto, Villano di Gubbio, Rinaldo di Nocera e Bonifacio di Todi, il piccolo edificio fu consacrato e vi fu proclamato il così detto "Perdono d'Assisi". Nella Porziuncola inoltre, santa Chiara rinunciò al mondo e abbracciò sorella povertà e qui Francesco morì la sera del 3 ottobre 1226. La chiesa è costruita con pietra cavata dal monte Subasio. L'interno è costituito da un'unica aula con piccola abside, "chiusa" da una pala d'altare datata 1393, opera del pittore Ilario da Viterbo. Il piccolo edificio (di soli 4 metri per 7) conserva tutt'ora le strutture trecentesche, compreso il tetto con la copertura in marmi bianco e rosa. Il recente restauro, dovuto al sisma del 1997 e terminato nel 1999, ha fatto rinvenire il pavimento originale in "cocciopesto" che era poi stato ricoperto dalle strutture cinquecentesche. Sull'arco del portale d'ingresso, sulla fascia d'oro che incornicia l'affresco della facciata, sono scritte le parole "La tua richiesta Francesco accolgo" pronunciate da Gesù in risposta alla richiesta del Santo: che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe. A sottolineare l'ingresso nel luogo dell'indulgenza altre due brevi iscrizioni, una incisa sulla soglia: Hic locus sanctus est (questo luogo è santo) e l'altra scritta alla base dell'altare dell'affresco sopra la porta: Haec est porta vitae aeternae (questa è la porta della vita eterna). L'ingresso alla Porziuncola è sproporzionato, così come lo è la porta laterale aperta nel XIX secolo per consentire il flusso delle grandi folle di pellegrini. Sul lato destro esterno è affisso uno dei documenti epigrafici più antichi dell'Ordine: la lapide della tomba di Pietro Cattani, morto il 10 marzo 1221 quando ancora era in vita Francesco. Si racconta che folle di devoti accorrevano alla sua tomba disturbando la preghiera dei frati; allora Francesco esortò Cattani ad essere obbediente in morte come lo era stato in vita e, quindi, gli ordinò di non compiere più miracoli. E così avvenne. L'affresco sulla facciata è del pittore nazareno Friedrich Overbeck (1830) e vi è rappresentato Francesco che chiede a Gesù e a Maria la concessione dell'indulgenza plenaria. In alto, una lanterna in stile gotico (XVI-XV secolo) con una statua della Vergine, una Madonna del latte degli inizi del XIV secolo. Sulla parete esterna dell'abside un affresco raffigurante la Crocifissione, recentemente ripulito, in cui sembra possa riconoscersi la mano del pittore Pietro Vannucci, detto il Perugino; è quel che resta di un più grande affresco che ricopriva la parete del convento del XVI secolo, abbattuto quando la Porziuncola fu inglobata dalla grande basilica di Santa Maria degli Angeli, innalzata, per volere di papa Pio V, negli anni 1569-1679, su disegno di Galeazzo Alessi.
Fonte: Wikipedia
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