L’omonimo Castello si innalza sul punto più alto del paese, adatto strategicamente alla difesa del territorio. Si presenta a pianta triangolare con una torre quadrata sull’estremità orientale, una torre circolare sul vertice occidentale e uno a “mandorla” sul vertice settentrionale. Il documento più antico che indica un "Castellum Carovinei" è databile 1163, trattasi di una pergamena sita nell’ Archivio Capitolare di Ostuni. Il primo nucleo sarà stato sicuramente costruito in età normanna sotto il dominio di Goffredo III di Montescaglioso,1163, e fu proprio durante la dominazione normanna in Puglia che vennero costruiti i primi castelli, in seguito sotto l’ egemonia sveva di Robert de Biccari nel 1194, con la dominazione angioina di Adamo de Tremblay nel 1306. Sul lato sud, in prossimità di codesta torre doveva svilupparsi il "palatium" narrato nell'Inventario di Maria d'Enghien databile 1440, il marito di quest’ultima il principe Raimondo del Balzo Orsini prima della sua morte lasciò in eredità alla moglie la sua fortezza nel 1407. Le costruzioni successive al 1440 proseguono sulla zona nord, inglobando in una struttura triangolare sia la torre quadrata, normanna, sia quella circolare, forse aragonese. Il torrione si presenta a “mandorla” sito sullo spigolo nord-est fu fatto erigere, tra il XV e XVI sec , dai feudatari di Carovigno, i Loffreda, di questo ce ne da viva testimonianza della presenza dell'arma di matrimonio di Pirro Loffreda, murata nell’omonima torre. Sembrerebbe che gli architetti e costruttori della torre a “mandorla” abbiano subito l'influenza dell' architetto senese Francesco di Giorgio Martini, di cui vi sono attestate delle presenze in codesta regione dal 1492 dando il via alla costruzione delle fortezze di Taranto, Otranto, Gallipoli e Brindisi. Nel 1906, venne affidato dal proprietario, il conte Alfredo Dentice, all'ingegnere Marshietzek. Il Castello, è stato destinato negli anni 30 dai Principi Dentice di Frasso a sede di lanificio.
Articolo di Simona Lenti. Tutti i diritti riservati.
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