"Li sette cieli primi a noi sono quelli de li pianeti; poi sono due cieli sopra questi, mobili, e uno sopra tutti, quieto. A li sette primi cieli corrispondono le sette scienze del Trivio e del Quadrivio, Gramatica, Rettorica, Arismetica, Musica, Geometria e Astronomia. [...] E per ciò ragione che sia e' brevemente da vedere". (Cv., II, XIII e II, XIV). Il Cielo della Luna somiglia alla Grammatica. Se si osserva bene la Luna si notano due proprie caratteristiche: una e' l'ombra che vi è in essa, nella quale non si riflettono i raggi del sole; l'altra e' il cambiamento della sua luminosità, che varia a seconda della sua posizione rispetto al sole. E queste due "proprietadi", le ha anche la Grammatica: per la sua dimensione infinita i "raggi della ragione" non finiscono, specialmente per quanto riguarda i "vocaboli": e "luce or di qua or di la'", tanto le parole, le declinazioni, le costruzioni sono utilizzate, lo furono e lo saranno, come afferma Orazio: "Molti vocaboli rinasceranno che già caddero".
(Dal Codice Astronomico di Dante-Il Sapere Proibito della Divina Commedia pagg. 67-69)
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