Il ritrovamento del papiro in cui Gesù parla di una moglie, ha scatenato lo scorso settembre una bomba mediatica senza precedenti. Non ci è voluto molto perché venisse prontamente smentito e ridiscusso, per inserirlo in quel limbo di incertezza in cui si trova tutto ciò che può disturbare i solidi dogmi della Chiesa. Eppure la figura di Maria Maddalena, l’ipotetica moglie di Gesù, ha sempre condotto con sé un alone di interrogativi; perché viene data tanta importanza ad una donna comune alle altre discepole?La rivista Fenix di novembre 2012 rivela in esclusiva le verità nascoste di Maria Maddalena come presunta moglie di Gesù.
“L’esistenza di tale documento, se confermato nella sua autenticità, dimostrerebbe che una setta cristiana nel II secolo credeva in questa unione. Una scoperta la cui smentita del Vaticano tramite i mass media sembra essere solo stata orchestrata ad arte per le difficoltà che questo frammento, se autentico, genererebbe” con queste parole la giornalista Elisa Bosco avvia il dossier interamente dedicato alla donna che sta emergendo come nuova Dea della cristianità. Nell’articolo della Bosco vengono coinvolti insigni professori quali il prof. Shisha-Halevy, Robert Bagnall direttore dell'Istituto per il Mondo Antico di NY e James Tabor della North Carolina University, di cui è riportata una sua lunga dichiarazione, a favore dell’autenticità del documento.
“Dato il particolare contenuto, abbiamo preso in seria considerazione l’analisi per stabilire se si trattasse di frammento autentico o di un falso.” dichiara in maniera obiettiva Karen King, la scopritrice del papiro “Sinceramente ritengo che sarebbe stato molto difficile riprodurre volontariamente il tipo di danneggiamento tipico da insetti, o il grado di umidità che il materiale present o il danneggiamento dell’inchiostro. Inoltre, vi sono anche altri fattori che porterebbero a propendere per la sua autenticità.”
Dichiarazioni queste prontamente smentite da testate come l’Osservatore Romano che, senza accettare ulteriori prove scientifiche, hanno dichiarato il documento come “falso, in ogni caso”, ovvero falso qualsiasi sia il risultato. Ed invece le prime analisi propendono per il contrario, il papiro presenta proprietà a favore della sua autenticità, elencate nell’articolo della Bosco.
Il dossier su Maria Maddalena prosegue con l’articolo di Isabella Dalla Vecchia di luoghimisteriosi.it in cui vengono elencati i luoghi italiani della presenza segreta di Maria Maddalena. Non solo quadri, ma angoli di passaggio e tutto ciò che riguarda colei che da sempre viene identificata con una donna particolarmente vicina a Gesù. Una figura irraggiungibile perché nessuno sa dove si trovi, eppure ella è accanto a noi, in ogni angolo del nostro bellissimo Paese. “Sopra il portale del Duomo dell’isola de La Maddalena campeggia un’epigrafe le cui prime parole sono Divae Magdalene, che significano “Dea Maddalena”, - scrive la ricercatrice Isabella Dalla Vecchia - davvero singolare l’attribuzione della Santa all’appellativo di Dea. Questo a riprova della figura di Maria come incarnazione umana della Sophia, compagna e sposa universale di Cristo, la vera Dea del Cristianesimo e, guarda caso, si trova proprio nel luogo dove soggiornò e dove si trova il suo tesoro”.
Oltre alla figura della donna accanto a Gesù nelle ultime cene identificata con Maria Maddalena, vengono elencate le opere in cui si narra della vita apocrifa della Santa, dall’altare a lei dedicato nel Duomo di Bari, la chiesa per eccellenza legata alla presenza del Graal, fino alla testimonianza del suo passaggio in terra sarda.
Adriano Forgione, direttore del giornale, invece parla in esclusiva della simbologia nascosta della Santa, presentando un’immagine semplice ma estremamente ricca di significato incisa nei luoghi più legati a Maria e ai Templari. “Il segno della Maddalena è l’indizio di quanto la sua figura sia associabile alla Grande Dea Madre primordiale e sia frutto di una tradizione antica quanto la civiltà in relazione al “parto” o alla “nascita” di un erede divino.” dichiara Adriano Forgione nel suo approfondimento a chiusura dell’intero dossier. “Da questa porta pare farsi strada la figura di quella Dea Madre universale che giustificherebbe la definizione di “Dea Maddalena”.
E’ proprio la nuova Dea del Cristianesimo a divenire protagonista in un momento particolare che affronteremo a breve, quello del 21 dicembre 2012, quello definito come il “momento di passaggio in un’era illuminata”. Saremo proprio noi, con tali forti interrogativi, a contribuire a questo grande cambiamento?
sabato 10 novembre 2012
IL PAPIRO COPTO NON SAREBBE UN FALSO...
Fonte: http://affaritaliani.libero.it
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