Alcuni storici hanno affermato che il gran maestro Pierre de Montaigu fosse deceduto di peste come il suo predecessore nella città di Sidone, nel 1231. Altri ancora hanno sostenuto che se ne fossero perdute le tracce nel gennaio 1232. Gli succedette nella carica l'alsaziano Armand de Périgord, uno dei maestri più scalognati che la storia dell'Ordine ha mai registrato. Dalla consultazione di antichi documenti, l'ipotesi di una volontaria scomparsa sembra essere la più sostenibile, giacché non esistono cronache che narrano di pestilenze a Sidone nell'anno indicato o giù di lì. Però gli avvenimenti sono stati narrati in maniera confusa, spesso arbitraria, tanto da dare luogo anche ad una leggenda davvero stravagante sulla scomparsa improvvisa del gran maestro. Una narrazione orale aveva sostenuto che Pierre de Montaigu fosse scomparso in cielo insieme ad un suo alfiere-scudiero, certo Flarinello. Di entrambi non sarebbero state trovate più indicazioni di esistenza, né i cadaveri che avrebbero potuto confermare il loro avvenuto decesso. In particolare, la leggenda, diffusa nei territori limitrofi di Gerusalemme, sosteneva che durante una perlustrazione a cavallo in una zona semi desertica nei pressi della Città Santa, quattro militi templari avrebbe scorto un enorme "carro di ferro", immobile sul ciglio di un viottolo, senza traino di animali. Spinti dalla curiosità, de Montaigu ed il suo scudiero sarebbero entrati all'interno del carriaggio. A detta degli altri due cavalieri, uno dei quali nipote del gran maestro, tale Férrand de Signon, essi non sarebbero più stati visti da alcuna persona.Stando al racconto dei due rimasti a guardia sulla strabello, a detta della leggenda, il carro avrebbe iniziato ad ardere improvvisamente, e tra crepitii metallici e forti rumori avrebbe cominciato a salire in cielo fino a scomparire alla vista. E' certo che gli ufologi contemporanei avrebbero parlato di un classico caso di abduction alieno. La leggenda del maestro templare portato in cielo da un carro di fuoco come Giona, avrebbe di certo suscitato potenziale incredulità tra la gente di Palestina. Altri ravvisarono nel racconto fantasioso la volontà di narrare eventi meravigliosi per sottolineare l'epos di un periodo particolare della storia dei Luoghi Santi, oppure di propagandare, seppure in maniera stravagante per la cultura del tempo, la fine coraggiosa di un personaggio molto stimato dal popolo. Si ritrovò la strana leggenda della sparizione "ufologica" di de Montaigu in un racconto popolare diffuso dal quindicesimo secolo nel Salento, anche se farcito di nomi difformi e con differenti particolari secondari. Evidentemente la leggenda aveva raggiunto il suolo italiano attraverso i viaggiatori ed i pellegrini sbarcati nel porto di Brindisi e provenienti dalle lontane contrade della Terrasanta.
Articolo di Gabriele Petronilli
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