Grande novità nell'edizione estiva del Carnevale storico: per due giorni il paese di Bibbiena tornerà indietro nel tempo, proprio al 1337, anno a cui risale la tradizione del Bello Pomo, quando Piero Tarlati cedette la città di Arezzo ai fiorentini, riservandosi però il possesso di Bibbiena. “Un viandante alla Corte dei Tarlati” questo il nome della manifestazione nata per dare una nuova veste al Carnevale storico più antico d'Italia, nonché tra i dieci più antichi d'Europa. Tutte le persone che arriveranno saranno come viandanti provenienti da paesi lontani e vivranno una delle più belle storie che il Medioevo ci ha tramandato... “la leggenda della Mea”.
Una volta superate le guardie agli ingressi di Bibbiena i visitatori si muoveranno tra arcieri, spadaccini, sbandieratori, musici, cantori, pittori, danzatrici, giocolieri, giullari e altro ancora; il centro storico sarà il cuore pulsante di un evento senza precedenti in Casentino. Tante anche le attività collaterali in programma, come mostre fotografiche, convegni e visite guidate ai palazzi storici. La manifestazione, in programma il 4 e 5 agosto, è curata dal comitato Storico della Mea, e patrocinata dal Comune di Bibbiena. Di fondamentale importanza il coinvolgimento di numerose associazioni locali, disponibili a ricreare quell'atmosfera medievale che merita la rievocazione, nonché intenzionati a richiamare visitatori da tutta la regione, oltre ai tanti turisti che d'estate animano il Casentino. In particolare, è già disponibile il regolamento per la prima edizione del Premio di pittura estemporanea intitolato ad Alba Mattioli, relativo agli “scorci di una Bibbiena medievale”. Pittori e artisti in costume potranno ritrarre il centro storico in un contesto davvero particolare. Il premio sarà diviso in due categorie: pittori e ragazzi, per i quali sarà necessario l'accompagnamento di un genitori. Le opere, da consegnare nel pomeriggio di sabato 4 agosto, saranno esposte domenica presso le scuderie del teatro Dovizi. Tra le altre novità, a due mesi dall'evento, è già aperto un laboratorio di cucito per realizzare i costumi medievali, indispensabili per la manifestazione, con la supervisione di una sarta esperta. La sera dopocena e la domenica pomeriggio Lucia Cipriani si è messa a disposizione per rapide consulenze o per aiutare chi non sa cucire. Gli interessati potranno scegliere tra abiti da nobili e da popolani, creati anche riutilizzando tessuti come le vecchie tende. Per informazioni contattare il numero 333.1539203. Si porta a conoscenza che durante la manifestazione sarà disponibile una sala stampa per i giornalisti interessati a relazionare sull'evento. Per poterne fruire è necessario inviare i propri dati alla mail dell'organizzazione.Fonte: www.arezzonotizie.it
0 commenti:
Posta un commento