La Riforma Cluniacense fu un periodo di grande riforme in seno alla Chiesa durante l'Alto Medioevo: tutto nasce dall'abbazia di Cluny, nella Borgogna. I fondamenti della riforma erano
1. Applicazione rigorosa della regola benedettina (Ora et Labora)
2. Celebrazione quotidiana della Messa
3. Controllo sulla devozione di ogni monaco
Unitamente a questi punti, la riforma prevedeva la riorganizzazione dei monasteri con la sottrazione degli stessi ai vescovi rendendo dipendenti dal papa conventi ed ordini. Possiamo dire che l'obiettivo della riforma era di moralizzare la chiesa che intorno all'anno mille, era attraversate da crise intestine: la pratica della Simonia era molto diffusa e soprattutto vi era il mancato rispetto per il celibato imposto agli ecclesiastici.
Ma perchè a Cluny?
Il territorio e il monastero erano stati donati al pontefice da cui dipendeva l'ordine benedettino. Nell'XI seolo il papato accellera la riforma: papa Leone IX depone i vescovi accusati di Simonia in Francia, nell'anno 1059 Nicolo II convoca un concilio per approvare la sanzione politica. Ma soprattutto cambiava l'elezione del Papa; se prima egli era eletto dai nobili e dal popolo di Roma ma con l'approvazione dell'imperatore che era assolutamente necessaria, ora invece viene eletto dal corpo cardinalizio.
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